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Mostra “Sulle vie del Giubileo. Pellegrini, treni, papi”

Data: 3 luglio – 25 ottobre 2025

Luogo: Villa Farnesina – Via della Lungara 230, Roma

Locandina | Brochure | Comunicato stampa

 

Dal 3 luglio al 25 ottobre 2025, a Villa Farnesina, apre al pubblico la mostra Sulle vie del Giubielo. Pellegrini, treni, papi, in occasione del Giubileo 2025. L’esposizione è promossa dall’Accademia Nazionale dei Lincei, dal Gruppo FS Italiane e dalla Fondazione FS Italiane, con il sostegno della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ANAS (Gruppo FS Italiane), l’Associazione Archeolog ETS e con il patrocinio dell’Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei.

Il percorso espositivo si apre con una sezione, a cura della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma in collaborazione con l’Associazione Archeolog ETS, che ricostruisce i paesaggi di età romana e medievale nell’area del Trastevere settentrionale e del Vaticano, laddove fu costruita la prima basilica di San Pietro. Sono esposti per la prima volta reperti inediti di età romana dagli scavi più recenti degli horti di Agrippina in via della Conciliazione (teatro di Nerone), di Piazza Pia (portico di Caligola) e materiali provenienti dai giardini di Palazzo Corsini, accanto ad altri che contribuiscono alla conoscenza dell’evoluzione del paesaggio antico fino all’età medievale (Schola Saxonum – Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia) e rinascimentale.

La seconda sezione, a cura di FS Italiane e della Fondazione FS Italiane, con la collaborazione della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nell’illustrare il cambiamento del mezzo di movimento del pellegrino approfondisce, anche attraverso le opere di scrittori, pittori e musicisti, la fondamentale importanza della locomotiva nel corso dell’Ottocento in quanto simbolo del progresso. Nell’ultima sala si trova una produzione in Cinematic Virtual Reality, fruibile tramite visori del treno di papa Pio IX (1846-1878), conservato presso la Centrale Montemartini di Roma.

Importante fu il sostegno che papa Pio IX attribuì alle infrastrutture viarie e ferroviarie e l’impulso che il Pontefice diede allo studio delle discipline archeologiche, anche con l’istituzione della Commissione di Archeologia Sacra. Il treno, costruito nel 1858 e donato al Papa, è composto da tre vagoni sontuosamente decorati. Il viaggio inaugurale fu compiuto da Pio IX il 3 luglio 1859 dalla stazione di Porta Maggiore, allora capolinea delle linee ferroviarie pontificie, alla stazione di Cecchina sulla Roma-Velletri. A questo seguì nel 1863 la presenza del Pontefice all’inaugurazione del ponte ferroviario di San Paolo, poi detto Ponte dell’Industria, costruito per dar modo alla linea ferroviaria di Civitavecchia di congiungersi alla nuova stazione ferroviaria centrale di Roma Termini. Recentemente, il ponte è stato oggetto di intervento da parte di Anas che ha previsto il consolidamento e la riqualificazione di questa importante infrastruttura, preservandone il grande valore storico e ingegneristico e adeguandola alle esigenze della mobilità contemporanea. Dall’epoca paleocristiana fino alla Rivoluzione industriale, gli spostamenti sono parte integrante delle esperienze di devozione ed espiazione: vere e proprie peregrinazioni che la magnifica invenzione della macchina a vapore ha contribuito a trasformare, abbreviando le distanze e rivoluzionando il concetto stesso di viaggio. Dalla metà dell’Ottocento in poi il treno ha agevolato gli scambi e le comunicazioni mutando la società, l’economia, la politica, ma anche l’esercizio della spiritualità. La storia ferroviaria narra di pontefici lungimiranti che vedono nelle strade ferrate un’occasione irrinunciabile per i pellegrinaggi e di treni speciali durante gli anni giubilari per raggiungere le Porte Sante delle maggiori basiliche di Roma.